Prodotti agroalimentari tradizionali italiani


I prodotti agroalimentari tradizionali (PAT) sono i prodotti inclusi in un apposito elenco, predisposto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali con la collaborazione delle Regioni.

Prodotti agroalimentari tradizionali italiani e il ministero

L’agricoltura italiana ha dovuto affrontare lo scenario della politica agricola dell’Unione Europea partendo da condizioni nettamente svantaggiate.

L’agricoltura moderna, estremamente indirizzata verso la meccanizzazione, richiede estensioni di terreno pianeggiante che in Italia difettano, sia per la configurazione naturale orografica, sia per l’antropizzazione spinta del territorio. Si uniscono a queste cause naturali molti mali endemici dell’agricoltura italiana.

Per reagire a questa situazione il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha deciso di puntare nettamente su settori di nicchia, valorizzando i prodotti tradizionali in cui prodotti agricoli o dell’allevamento venivano lavorati secondo antiche ricette.

Requisito per essere riconosciuti come PAT

Il requisito per essere riconosciuti come Prodotti Agroalimentari Tradizionali, è quello di essere ottenuti con metodi di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidati nel tempo, omogenei per tutto il territorio interessato, secondo regole tradizionali, per un periodo non inferiore ai venticinque anni.

Ma è lo stesso ministero a riconoscere che per tali prodotti di nicchia, di produzioni limitate in termini quantitativi e relativi ad aree territoriali molto ristrette, tali da non giustificare una DOP o una IGP incontrano molte riserve in sede di Unione Europea. Questa in linea di massima è contraria a queste produzioni e vieta la registrazione di marchi collettivi che contengano un nome geografico?? Il timore è, infatti che si confondano con i prodotti DOP e IGP.

Il ministero ha, pertanto rinunciato ad un ruolo attivo, delegando tali compiti alle regioni, e conservando a se stesso solo un ruolo di controllo e quello della tenuta ufficiale del libro.
Di comune, a livello nazionale è la suddivisione per categoria: 
  • Prodotti lattiero-caseari;
  • Prodotti a base di carne;
  • Prodotti ortofrutticoli e cereali;
  • Prodotti da forno e dolciari;
  • Bevande alcoliche, distillati.

Prodotti agroalimentari tradizionali italiani: il riconoscimento

Il legislatore ha fissato come criterio per il riconoscimento un periodo di almeno 25 anni in cui le “le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura risultino consolidate nel tempo, omogenee per tutto il territorio interessato, secondo regole tradizionali”.


Nell’elenco non rientrano i prodotti insigniti del marchio DOP o IGP, mentre esiste una certa categoria intermedia dei prodotti per i quali è in corso l’istruttoria di un riconoscimento europeo.

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